07 febbraio 2006

La risposta a Giuliano meglio tardi che mai.

Allora rispondo a Giuliano, anche se non è molto facile data la delicatezza dei temi trattati.
Ci tengo a ribadire che quello che esprimerò sono le mie idee, ma rispetto tutte le altre posizioni e proprio per quello che dirò non mi sento di criticare chi non è d’accordo con me.
Per quanto mi riguarda io nutro il dubbio che il feto sia considerabile un bambino, in quanto su questo aspetto la scienza non può esprimersi né tantomeno sono d’accordo le religioni visto che altre diverse dalla cattolica affermano che l’anima nasca a 5 mesi a 7 dal concepimento o alla nascita.
Per me non è una questione di dimensioni è una questione di lasciare il libero arbitrio a chi la pensa in maniera differente da me su un tema sul quale non penso si possa dire cosa sia giusto e cosa non lo sia semplicemente perché è una valutazione non oggettiva. Questa è la base di uno stato laico, in cui io credo molto.
Penso sia sempre, sempre, una scelta drammatica e per questo in ogni caso debba essere rispettata.
Per quanto riguarda la legge a me sembra che a parte la mancante tutela della paternità sulla quale concordo ma non so cosa farei per introdurre questo principio, per il resto mi sembra una legge buona come tante e a quanto mi sembra di capire è un giudizio che anche tu condividi o sbaglio? In primis perché ha praticamente ridotto a zero l’incidenza di pratiche di aborto abusive e criminali, ma come tante leggi buone (anche se condivido l’ipocrisia sul titolo) non viene mai in pratica applicata, non chiedendo i motivi di quella scelta alle donne, non facendo funzionare i consultori come dovrebbero.
I medici a quanto dici quasi mai fanno il loro dovere deontologicamente e questo è un fatto molto grave e addirittura commettono degli illeciti falsificando le date e questo è ancora più grave ma non mi sembra colpa della legge.
Lo stato è manchevole sia come contributo economico nei casi di necessità sia come progetti di educazione nelle scuole.
Ma allora mi chiedo perché non impegnarsi per far funzionare la legge bene più che cancellarla?
Infine un commento amaro sulle cose che dovrebbero essere e invece sono: La costituzione italiana e anche Carol dicevano di ripudiare la guerra, ma nonostante ciò paesi che si dicono cattolici oggi come ieri non esitano a dichiarare guerre del tutto ingiustificate.

6 commenti:

poppy ha detto...

Peppe ho appena spedito a te e a qualcun'altro di voi un file sull'aborto che troverete sicuramente interessante

Peppe ha detto...

Grazie a Poppy per il file che ci ha inviato, che contribuisce sicuramente alla discussione, ma vorrei fosse chiaro che la mia posizione non dipende da ciò che io penso della cosa e se abortirei o meno (se fossi una donna) ma sulla costatazione che esistono persone che la pensano differentemente da me e a cui voglio lasciare la possibilità di decidere secondo la propria coscienza.

Seonee ha detto...

Generalmente sono conosciuto come persona tranquilla e tollerante. Le opinioni degli abortisti sono le uniche (giuro!) che proprio non riesco a rispettare. Le parole su cui ho cercato di costruire la mia persona, le più belle che ho mai letto, sono "non fare agli altri quello che non vorresti ricevere", e attentare alla vita di un altro è la loro violazione più grande. Se poi questo "altro" è pure parte di te, e dovrebbe per questo naturalmente ricevere solo Amore.....
Tutto ciò, perchè a me risulta che la scienza (laica!) si sia espressa molto chiaramente! Del resto, se non lo si tocca, quel feto o quell'embrione diventa Giuliano, Giuseppe, Anna, Carol ... più vita di così!
Il rispetto delle scelte dovrebbe essere fondato sulla loro giustezza, non sulla loro drammaticità. Che nel caso specifico è enorme, e per questo richiede un aiuto fattivo, competente e plurispecialistico che oggi NESSUNO garantisce.
Io ci credo davvero che quello che si fa al più piccolo dei fratelli è fatto a Cristo, e quindi mai potrei definirla "legge buona".
Certo è che, di fatto, per colpa di uomini mercenari o in malafede oggi uccide molto di più di quanto farebbe se venisse applicata così com'è.
Hai mai sentito Madre Teresa quando dice che l'aborto è il più grande ostacolo alla pace nel mondo? "se noi consentiamo ad una mamma di uccidere il suo piccolo che porta in grembo a 2 passi da casa nostra, cosa impedisce a voi di uccidere me? Cosa impedisce a un soldato di ucciderne un altro a migliaia di kilometri da qui?".
Quanto amore, serve, a questo mondo!
Prego, e ti abbraccio.

Peppe ha detto...

Ma il fatto che esistano persone che la pensano in maniera differente non vuol dire nulla?
La 194 è nata sopratutto per arginare il ricorso agli aborti criminali e abusivi, io non ho capito la soluzione quale potrebbe essere. Se si facesse di più per far funzionare la legge, per rafforzare i consultori, per arrivare un giorno a tecniche farmaceutiche meno invasive non sarebbe meglio?
Spero sia chiara la mia posizione di ascolto per capire e non pro o contro a prescindere.

Seonee ha detto...

Vita = Felicità e Morte = Tristezza. Credo sia esperienza di tutti, credenti e non. Ma possibile che nessuno si sente in dovere di aiutare gli altri a camminare nella felicità? Che significa: "sentirsi il diritto di decidere secondo la propria coscienza?". Quando la mia fidanzata ha abortito, si sentiva così: in diritto di decidere della vita di suo figlio, contro ogni logica e ogni opinione contraria (prima tra tutte, la mia). Dopo averlo fatto, Peppino.......... Si è svegliata. Sì, perchè quando si sentiva "in diritto", non era lei. E non ha trovato nessuno che l'ha aiutata! Era stata plagiata da questo comune errato e diffuso modo di intendere l'aborto: un diritto, appunto. Quando si è svegliata (e si è resa conto di aver ucciso suo figlio).... è morta anche lei. Ovviamente, io ero già morto. E l'aver esercitato questo "diritto" quali frutti ha portato? Un bimbo magnifico che non c'è più (senza che sussistessero le condizioni previste dalla legge per poterlo sopprimere), e due genitori giovani che sono entrati a far parte del club delle persone tristi e depresse. C'è qualcosa di sbagliato, Peppe, in tutto questo. E la prima maniera con la quale la gente travisa la legge, è quella di attribuirle la facoltà di concedere alle donne il "diritto" di abortire indiscriminatamente, cioè di porre il proprio arbitrio al di sopra del diritto alla vita del bambino. Questo primato non esiste, non è scritto in nessun articolo. Leggere per credere!

poppy ha detto...

Io penso che occorra rispettare le opinioni di tutti cosi come il dolore di Giuliano, ognuno ha una testa e la pensa diversamente dagli altri.