12 luglio 2008

Persone che cambieranno il mondo: Sara Russo


Vi tolgo subito la curiosità: il mio non è un matrimonio riparatore, Sara è mia nipote! Sono diventato Zio, non ancora papà!

Sarà è il primo dei tre nomi che faccio di persone che possono cambiare il mondo, le altre due sono già più in attività Sara ancora poco, ma nel suo piccolo sta già facendo tanto: utilizza pannolini lavabili, una scelta eco in tutti i sensi sia -nomica che -logica.

Ma non è questo il motivo per cui penso che Sara cambierà il mondo, penso che Sara così come Zoe, Francesco, Samuele, Mia e tutti i figli, nipoti che ci sono e che verranno servano a ricordarci la nostra responsabilità.
Noi siamo una generazione di confine siamo quelli che possiamo scegliere se perpretare gli errori fatti nella totale buonafede dai nostri genitori o se cambiare radicalmente le cose, magari prendendoci qualche rischio in più, siamo quelli che possiamo decidere se scegliere alle lusinghe del consumismo o se guardare con spirito critico qualsiasi cosa prima di acquistarlo, siamo quelli che possiamo scegliere se stare tranquilli e non dire, non denunciare quello che accade sotto ai nostri occhi perchè "è meglio così" oppure se correre qualche rischio ed evitare che sara se vuole aprirsi un negozio deve prima chiedere il permesso a chissachì, deve fare un regalo al politico paraculo di turno e pensare anche che questo sia normale, siamo quelli che possono pretendere di tornare a votare per delle persone, dei programmi concreti e non dei partiti, per poter scegliere così in base ai meriti e alle capacità e non alle promesse fatte in privato.
Loro stanno lì a ricordarcelo, più noi agiamo per il bene collettivo più il loro futuro sarà migliore...

detto questo vi saluto con un video che farò vedere a Sara insieme a Biancaneve, invito anche voi a vederlo, spiega "La storia delle cose in modo semplice e diretto" perdeteli sti venti minuti, vale la pena!



7 commenti:

Paolo ha detto...

Bel Video ! Grande Paolone che illumini !!
La mia paura è da sempre , che pianeta lasciamo ai nostri "figli" !!
Che fine farà la terra ?? Stiamo troppo abusando di lei .....

poppy ha detto...

penso che troveranno una situazione disastrosa

Sindaco ha detto...

il problema non è che mondo troveranno, ma che mondo gli facciamo trovare... non è questione di parole ma di azioni

io ha detto...

una domanda quanto è + ecologico il pannolino riutilizzabile se lo devi lavare,un minimo disinfettare e tra acqua detersivi e energia elettrica quanto ne beneficia la natura???

Sindaco ha detto...

il pannolino lavabile lo lavi normalmente in lavatrice, ed evita di doverne produrre minimo 3 al giorno, il cui processo di produzione inquina sicuramente più di una lavatrice

poppy ha detto...

era meglio 40 anni fa, mia nonna che ha 97 primavere, mi dice che si usava una specie di pezza come pannolino e loro a mano lo lavavano per poi riutilizzarlo. Se uniamo il fattore ecologia con i costi per comprarli...penso che un qualche modo per reimpiegarli ci sarà. Ma, come al solito, vedi anche il petrolio e la possiiblità di far andare le auto ad idrogeno o in qualsiasi altro modo, nessuno fa nulla poichè in molti ci rimettono.

Peppe ha detto...

Auguri a Sara allora e a tutti i bimbi come Lei. Bello il video, cercherò di utilizzarlo (già da domani) per le mie lezioni.
Due riflessioni:
1) analizzando la storia del mondo, non sono mai stati gli "ideali" a cambiare le cose ma piuttosto quegli uomini paffutelli con il dollaro sulla pancia che si vedono nel video.
2) Il commento di Lucia è segno della convinzione dei consumatori che un'altro mondo è possibile ma è troppo scomodo e che alla fine è tutto un magna magna per cui tutti gli sforzi sono vani o vanificati, faccio un altro esempio che si unisce a quello involontariamente offerto da Lucia, spesso ciò che mi si risponde rispetto al mio sottolineare l'importanza della differenziata è che alla fine i "munnezzari" mettono tutto insieme, il che evidenzia come si tenda a spostare sempre ad un livello che non ci appartiene il problema.
Saluti e bentornato a me.