Carlo Petrini per gli amici Carlin
Carlo Petrini è nato a Bra (CN) nel 1949, è fondatore e da sempre presidente del movimento internazionale Slow Food.
Per chi non ne avesse già sentito parlare lo invito a approfondire la conoscenza di Slow Food e se ritiene a sostenere l'associazione iscrivendosi (Costa meno di un paio di jeans)
Slow Food nasce per promuovere il diritto al piacere, a tavola e non solo. Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo, con l'intento di consegnare il piacere di oggi alle generazioni future.
Slow Food dichiara di perseguire i seguenti obiettivi: rieducare i sensi assopiti, insegnare a gustare e a degustare.
Slow Food non è una cricca di magnoni i suoi principi ideali sono "Buono, pulito e giusto" e secondo Carlo Petrini mangiare è prima di tutto un atto agricolo e ogni nostro consumo alimentare ha delle ripercussioni sugli uomini, sugli animali, e sulla natura e perciò ognuno di noi nel momento in cui sceglie cosa mangiare è un coproduttore di quel cibo,
Slow Food, attraverso progetti (Presìdi), pubblicazioni (Slow Food Editore), eventi (Terra Madre) e manifestazioni (Salone del Gusto al Lingotto di Torino (negli anni pari), Cheese a Bra e Slow Fish a Genova negli anni dispari) si è impegnata per la difesa della biodiversità e dei diritti dei popoli alla sovranità alimentare, battendosi contro l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva, le manipolazioni genetiche. Attraverso la rete di associati che si incontrano, si scambiano conoscenze ed esperienze, Slow Food ha inteso fare del godimento gastronomico anche un atto politico, sottolineando come dietro a un buon piatto ci siano scelte operate nei campi, sulle barche, nelle vigne, nelle scuole, nei governi.
Riconoscimenti
2000 È stato insignito con il premio Communicator of the Year Trophy (istituito dalla IWSC, International Wine and Spirit Competition)
2002 il Premio Sicco Mansholt, indetto dall’omonima fondazione olandese, per l’attività intrapresa da Slow Food a supporto e difesa di un nuovo modello di agricoltura sostenibile.
2004 è stato inserito da «Time Magazine» tra gli "eroi del nostro tempo" nella categoria «Innovator».
2 commenti:
Cavolo, lo conosco, lo beccai un paio d'anni fa allo Slow Food a Torino. Appoggio in pieno la tua scelta.
appoggio in pieno, lavorai qualche anno allo slow food a napoli...
W l'italia dei presidi!!! in tutti i sensi
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