Al congresso dei socialisti: no ai funerali di Stato, rivedere la legge sull'aborto
Per la Carta fondamentale nessuna fede può avere carattere statale
"Niente croci nei luoghi pubblici"
Zapatero all'attacco della Chiesa
di ALESSANDRO OPPES
Il premier Zapatero confermato segretario socialista
BARCELLONA - Niente più funerali di Stato, basta con i crocifissi negli atti pubblici. Zapatero dichiara guerra ai simboli del cattolicesimo e dà un'impronta sempre più laica al "nuovo corso socialista". È una delle novità che emergono dal congresso del Psoe che si chiude oggi a Madrid, per il resto un atto di pura routine per quanto riguarda la conferma dell'attuale primo ministro alla carica di segretario generale del partito.
Il crocifisso è stato oggetto di polemica, anche recente, proprio in occasione dell'insediamento del governo nato dalla vittoria socialista del 9 marzo scorso. Al palazzo della Zarzuela, davanti a re Juan Carlos, i ministri designati "promettono o giurano" di rispettare la Costituzione davanti all'immagine sacra e, nel caso in cui lo vogliano, persino con una mano sulla Bibbia. E questo nonostante la Carta fondamentale approvata nel '78, a compimento della fase di transizione democratica, dica esplicitamente che nessuna religione deve avere carattere statale.
Il congresso ha accettato la proposta contenuta in un emendamento presentato da diversi settori del partito, tra cui l'ala più a sinistra, quella di Izquierda Socialista, rifiutando però di accogliere una richiesta che avrebbe provocato un immediato polverone e forti tensioni con la gerarchia ecclesiastica: quella di rivedere - "in un clima di dialogo sereno" secondo il deputato José Antonio Perez Tapias - gli accordi del 1979 Stato-Chiesa.
Ai vescovi il Psoe lancia comunque un avvertimento molto chiaro: la Chiesa dev'essere cosciente, si legge in un documento, che "la Costituzione non le concede nessun privilegio". Si fa poi notare che non deve esistere nessuna discriminazione nei rapporti con le altre religioni. Secondo il Psoe, "la concezione laica dello Stato è uno dei segni d'identità dell'ideale politico del socialismo". Tra le possibili conseguenze di questa nuova impostazione decisa dal partito, c'è anche la prevedibile abolizione dei cappellani militari attualmente in servizio in tutti i corpi delle forze armate.
Il Congresso ha anche affrontato altri temi eticamente sensibili, in primo luogo l'eutanasia e l'aborto per il quale si chiede una maggiore liberalizzazione che incorpori "le esperienze più innovatrici" in Europa in questo campo.
Per consolidare il principio della laicità dello Stato, i socialisti si ripromettono di puntare in futuro sulla necessità di educare le giovani generazioni a "un'etica pubblica basata sui valori costituzionali" e sulla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. In parte, è questo il senso della creazione, lo scorso anno, della nuova materia di studio della "educazione alla cittadinanza", che ha già provocato non poche frizioni con la Conferenza episcopale, irritata anche per il fatto che l'ora di religione è stata nel frattempo declassata a materia non computabile per la valutazione dell'alunno. Non sono mancati, da parte di diversi vescovi, gli inviti all'obiezione di coscienza per boicottare i nuovi corsi.