05 marzo 2006

un pò di poesìa....Forse un mattino andando in un'aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo : il vuoto dietro me, il buio alle mie spalle, con un terrore da ubriaco.
Poi all'improvviso si accamperanno di gitto case alberi colli, per l'inganno consueto...ma sarà troppo tardi ed io me ne andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale

4 commenti:

anna ha detto...

..."cosi per continuare quel discorso in generale"

Come fanno le mani a resistere ancora
E a non stringerti fino a morire
Come fanno le parole a seguirsi intrecciarsi fino a sparire
Come fa la tua voce a cantare la pioggia che cade
Il vento il sereno
La tua voce a toccare a sfumare nei colori dell'arcobaleno
La tua voce a toccare a sfumare nella luce dell'arcobaleno...

...non è una poesia, ma un passo del testo della canzone di noa e fava del festival di sanremo!!!
musica dolcissima...per tutti voi!

poppy ha detto...

Non è che qualcuno a furia di decantare poesie farà la fine di Benigni????

anna ha detto...

bhè la fine di benigni mi sembra piuttosto dignitosa...poppy ma che dici!!!!

hai capito niente, monica fa strage in giro, attenzione:le donne devono stare a casa a cucinare e ad aspettare il marito che torna da lavoro...hi, hi, hi!!!

Massimiliano ha detto...

Grande anche in Inglese, la faccio leggere in ufficio.

Abbiamo il bar internazionale.