01 agosto 2007

Ella Ellas


4 anni, 4 lunghissimi anni, ogni volta che mi trovo in Grecia, mi domando, ma perchè non ho scelto di venire qui negli anni precedenti. Eppure non ho mai avvertito alcun senso di nausea o di stanchezza per ripetitività di paesaggio, anzi...

Domenica sera appena tornato, chiaccherando con Simona detta "'a sposa", cercavamo di comprendere le reali ragioni del nostro comune innamoramento per la Grecia.

Sicuramente, il mare, la disponibilità delle persone, l'economicità (anche se direi la congruità economica, perchè qui da noi so jute tutte quante ca capa 'nterra), la tranquillità e al contempo le diverse alternative che ti si offrono per il tempo libero.

Ma ci deve essere qualcosa in più'.

Sicuramente c'è un legame affettivo che mi/ci lega a questa terra, quella delle prime vacanze da soli, delle carovane di motorini, delle braciate sulla spiaggia, delle imbriacate folli, questo è evidente perchè non è possibile che mi emozioni al solo sentire "Paracallì Paracallò" sulla nave, non è possibile essere innamorati del profumo dell'aria greca, non è possibile che mi senta un re con giros e amstel tra le mani, ci deve essere qualcosa per spiegare queste anomalia patologiche.

Ma qualcos'altro penso ci sia, ed è legato, ritengo, alla memoria del paesaggio, ma non parlo di una memoria a breve termine, ma di una memoria genetica, è come se i nostri occhi conservassero la memoria del paesaggio della nostra terra, della Campania, prima che fosse distrutta dall'abusivismo edilizio e dall'inciviltà delle persone. Il paesaggio greco è molto simile al nostro, solo che è vergine, non ancora deturpato. Mi direte ma come fai a conservarne la memoria di un paesaggio che non hai mai visto, se negli anni 30 e 40, ma ancora fino al 1970 tu nemmeno c'eri?

Io non lo so come succede, forse riusciamo se ci sforziamo molto a cancellare le vele, le torri di villaggio coppola, la monnezza del litorale domizio, il sovraffollamento della penisola sorrentina e poi conserviamo una memoria di quel paesaggio immaginario e confrontandolo con quello reale della Grecia ci troviamo molte similitudini.

Sarebbe grande potersi ritrovare ancora un'estate tutti in grecia, magari con bambini, mogli e pannolini, ma ancora tutti insieme a godere il sole carezzati dal Meltemi...possibilmente tra meno di 4 anni.

3 commenti:

Paolo ha detto...

Mi piace molto il fatto della memoria genetica ....
Io della Grecia conosco solo Santolini e Creta e devo dire che ho dei bei ricordi e mi ricordo i bei paesaggi, soprattutto mi ricordo i colori delle case di Santorini: tutte bianche e celesti, che grazie alla memoria genetica ti ricordano i colori del Napoli !!
Peppino ma potevi mettere qualche foto tua e di Iaia ! Avete rinnovato la promessa ??

Massimiliano ha detto...

e 4 anni sia....

Naturalmente con bambini quindi...

Ciao a tutti..
Max.

poppy ha detto...

Stiamo sempre alle solite...non siamo capaci di fare un c...e mi riferisco al turismo e a quanti posti di lavoro si creerebbero x molti giovani se solo sfruttassimo il 10% delle nostre bellezze campane nonostante la diossina e le mozzarelle contaminate dalla monnezza che il caro Bassolino ci continua a regalare, intanto ora si becca anche un bel processo.