MALEDETTA SIA LA GUERRA
Sarebbe ora di lasciare l'Iraq tanto ci guadagna solo Bush & Co.
Tre militari italiani sono morti a Nassiriya nell'esplosione di un ordigno sulla strada percorsa dal mezzo sul quale stavano viaggiando. E' avvenuto intorno alle 7.30. Le vittime sono due marescialli capo dei carabinieri, un capitano dell'esercito e un graduato della polizia romena. Un altro carabiniere è in gravi condizioni con ustioni sul 40% delle braccia e del viso. L'attentato è stato rivendicato dalle Brigate Imam Hussein.
La rivendicazioneL'attentato è stato rivendicato su Internet dalle "Brigate Imam Hussein". Lo ha reso noto l'intelligence italiana, precisando che la rivendicazione è stata rintracciata su un sito islamista ritenuto riconducibile al terrorista giordano Abu Musab Al Zarqawi. Lo stesso gruppo sarebbe composto da baathisti, che potrebbero essere seguaci del leader di Al Qaeda in Iraq. L'autenticità del documento è, comunque, al vaglio degli esperti.Le vittime dell'attentatoLe vittime italiane sono il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, del 185esimo battaglione dei paracadutisti di Livorno; il maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, 38 anni di Pacentro (L'Aquila); e il maresciallo capo dei carabinieri Carlo de Trizio, 37 anni di Bisceglie (Bari), che è morto in ospedale.
6 commenti:
Penso che la guerra non sia mai una soluzione. Pero' non sono d' accordo che al primo problema bisogna andarsene. Forse parlo cosi poiche' mi trovo qui dove ogni giorni al telegiornale vi e' un Americano che muore e stanno a quota 2000 deceduti. So che noi Italiani non siamo come la Spagna che prima da la propia parola e poi corre via, al primo problema.
Questo e' il reso conto di cosa 2600 Italiani generosi, dal cuore nobile hanno fatto fino ad ora li in Iraq.
"Tra i progetti vi è la costruzione o ristrutturazione di 32 scuole, 6 strutture sanitarie, 12 strade, oltre a stazioni di pompaggio per l' acqua ed alla fornitura di attrezzature scolastiche. "
Questo e' quello che pero' non si vede mai in televisione e non si sente mai. Poiche' alla fine la morte di una persona fa sempre piu' notizia.
Buona giornata.
Massimiliano c'è ancora tanto da fare in Italia, pensiamo prima a noi e poi agli altri con tutto il rispetto per quei poveretti
Onore alle vittime innanzitutto, ragazzi come noi caduti nell'adempimento del loro dovere, anche in questo credo esista un italian style che ci fa amare anche dalle popolazioni che magari potrebbero vederci come occupanti.
Il problema non è lasciare il campo appena sorge un problema, nè tantomeno pensare prima a noi che poi fondamentalmente stiamo bene, io penso sia giunto il momento del ritiro perchè queste vite spezzate sono vittime di interessi economici che hanno in Iraq molti ma molti interessi e non penso sia giusto.
Oggi un pensiero triste e commosso mi ha scosso la mente…
in caserma c’è stata la bandiera a mezz’asta (segno di lutto), l’assassinio dei quattro militari a Nassiriya mi ha riportato in mente la tragica caduta di un mio carissimo amico, un camerata, che circa un anno fa è stato rimpatriato da Nassiriya in una bara coperta dal tricolore. In verità non mi sembrava trascorso un anno, nostalgicamente ho ancora il suo numero di cellulare in rubrica. Di lui ho tanti ricordi di momenti belli e brutti condivisi insieme…
Ma, il dolore che più mi angoscia è che tra gli italiani c’è una buona parte che non da valore e significato alla nostra bandiera, la stessa per cui tanti nostri antenati hanno creduto e sacrificato la propria vita. La stessa per cui oggi sono morti tre nostri connazionali. Una buona parte di italiani?? crede che tutti i militari impiegati all’estero in missioni di pace, lo facciano solo per scopo di lucro.
Scusatemi se una volta che intervengo nel blog lo faccio anche con angoscia e angosciando. Credo però che tra gli amici bisogna condividere sia le cose belle che quelle un po’ meno belle.
Sono d'accordissimo con te Peppiniello
ragazzi non ci credo ha commentato fabio ??? Ma forse e' la sua prima volta ???
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