...favole...e realtà......
Anche io vorrei dire la mia.Come qualcuno sa questo e' un tema a me molto caro;purtroppo nonostante sia uno abituato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno in questo caso non riesco proprio ad essere ottimista. Fatica ad arrivare a fine mese, disoccupazione, incertezza nel futuro, disorientamento delle nuove generazioni rispetto ai valori.....In uno scenario del genere mi riesce difficile pensare a una popolazione che abbia anche la forza di combattere per rendere la propria realta' migliore. Napoli potra' forse migliorare ma sara' sempre un alunno con grandi capacita' ma sempre svogliato e che finisce l'anno scolastico con il 7 in condotta. La gente va via poiche' le necessita' (lavoro, vita migliore, sicurezza) oggi sono al primo posto di una personale scala di priorita'. Allora non capisco proprio perche' si debba fare la lotta a rimanere a Napoli quando la stessa citta' non rapresenti un ancora forte . Anche io ho visto il programma e ho sentito la tipica frase " oggi vivo a Milano ma ho Napoli nel cuore ". Beh io credo che questa sia una grande puttanata. Cosa significa avere Napoli nel cuore e poi andare via. Io non ho Napoli nel cuore.....e' la citta dove vivo, dove ho fatto tante esperienze ma questa citta' oggettivamente e' alla frutta!!!!. Amare una citta' significa viverci bene, sentirsi come in una seconda casa. Io proprio non riesco piu' ad accontentarmi di un famoso lungomare ma sporco e incasinato, della passeggiata tra i vicoli della Napoli storica con la paura di essere schiaffeggiato da microcefali sui motorini; non riesco piu' ad accontentarmi di una pizza sempre mitica ma servita quasi a forza, o di un passato storico importante ma di un presente pesante. Non riesco piu' a sorvolare sui continui sprechi delle amministrazioni pubbliche vedendo strade sempre rotte, immondizia sempre per strada, trasporti insufficenti e obsoleti. Io amo una citta' anche per quello che mi offre. Ecco perche' non capisco chi dice che ama Napoli pero' poi va via. O vai via perche' a Napoli non ti piace piu' stare, o rimani e te la vivi per quello che e' oggi. Io sono legato alla mia città, alla gente con la quale sono cresciuto, sono legato agli spazi da tempo familiari, ai suoi colori e ai suoi profumi; sono legato ai suoi rumori, ai suoi eccessi e alle sue stranezze; sono legato ai momenti trascorsi nelle sue piazze, nei suoi locali notturni; ma con occhi piu' maturi non credo di amarla. Io tento di vivere Napoli nel migliore dei modi cercando di essere un buon cittadino ma se un giorno andro' via non staro' cosi' male.....Questa mia non vuole essere una riflessione pesante e a senso unico ma le favole (pizza, vesuvio e mandolino) le possiamo raccontare sempre ma la realta' e' che oggettivamente oggi a Napoli si SOPRAVVIVE.
Il programma di Santoro forse e' stato un po esagerato ma non credo che si possa dire che la Napoli di oggi sia migliore di quella di ieri. Io sono il primo a stare male quando si parla male della mia città ma se le cose non cambiano forse non si vuole cambiarle e a tanti va bene così.
Comunque questo credo sia un argomento non esauribile a poche riflessioni su un blog quindi vi lascio essendo consapevole di aver scritto solo una minima parte dei miei pensieri a riguardo.
Un abbraccio
4 commenti:
Lo sai perche' amo Napoli, perche' ci sei tu li con tutto i miei piu' bei ricordi della mia giovinezza, che condivido con tutti voi...
Ciao fratellino.
Francesco hai scritto cose stupende e vere, stavo spaccando il televisore quando ho visto il servizio realizzato dal programma di Santoro. Ma dopo che lotti per anni e ti propongono contrattini del cacchio in call center o come rappresentante di commercio di non so cosa...devi scegliere:arrangiarti x tutta una vita o avere delle gratificazioni professionali dopo che hai buttato il sangue più di 20anni sui libri?
Beh scusami ma io ho scelto la seconda ipotesi anche per dare un futuro ai miei figli che/se verranno. Per me avere Napoli nel cuore significa non dimenticare mai le proprie origini gli affetti che ancora ci sono e ci saranno, ma oggi mi rendo conto dell'abissale differenza che c'è tra una qualsiasi città da Roma in su e Napoli, oggi se mi proponessero di scendere giù rifiuterei, purtroppo la nostra città non ci offre garnzie per un futuro sereno ma amo ed amerò sempre Napoli.
P.s.dopo che starai almeo x una nno fuori potrai dire....HO NAPOLI NEL CUORE!!!
Ciao France', devo dire che mi trovi molto in linea coi tuoi pensieri. Se non hai potuto scrivere altro che una minima parte di cio' che volevi dire, pensa un po' a quanto posso aggiungere in un commento...
Napoli per me e' una citta' in bianco e nero, con contrasti fortissimi, d'amore e d'odio. Dico e penso di averla nel cuore, ogni volta che poi "scendo" Amore ed Odio e' quello che provo, insieme ad altri sentimenti (nostalgia per tante ricordi collegati a vari punti della citta', malinconia quando chiudo gli occhi a fuorigrotta e vado indietro di 15 anni, tristezza quando vedo cantieri su cantieri (metro di mergellina, viale augusto, p.zzale tecchio, etc etc etc) e tanti altri sentimenti ancora).
Consiglio a tutti un libro di fotografie su Napoli, di Claudio Corrivetti, "occhi su Napoli", l'ho comprato da Feltrinelli, secondo me e' molto bello, lo raccomando.
Un'altra cosa, ad agosto scorso ho visto al cinema a L'Aja un film su Napoli (zielen van Napels = anime di Napoli), girato da una troupe olandese. E' un film pressocche' sconosciuto (ci scommetto), ma che mi ha lasciato esterreffatto per l'immagine (veritiera ed intrigante) che da di Napoli, con il suo bianco&nero, il bello ed il brutto. Un film fatto da olandesi, NON da napoletani, NON da italiani! Questa cosa mi ha lasciato a bocca aperta!
Quando te la posso offire una pizza a L'Aja?? ;-)
Un abbraccio da chi e' lontano ma lontano non e', Red.
che silenzio su questo post....eppure era uno spunto di riflessione molto interessante, un'opportunita' per confrontarsi.
Ed i 3 commenti sono arrivati tutti da "fuori Napoli"...
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